In breve
L’attività di ricerca riguarda lo studio dei processi cognitivi in condizioni normali e patologiche allo scopo di elaborare ipotesi sull’architettura funzionale dei processi mentali e di indagare possibili implicazioni applicative. La ricerca interessa anche gli aspetti metodologici, etici e storici della ricerca in psicologia.
Linee di ricerca
Le aree di ricerca principali sono tre.
- Neuropsicologia clinica: oggetto della ricerca sono i disturbi cognitivi conseguenti a lesioni cerebrali acquisite, che interessano il linguaggio orale e la comunicazione, le abilità di lettura e scrittura, la cognizione spaziale, le capacità prassiche gestuali e i processi di memoria. In particolare, la ricerca si occupa degli aspetti teorici e clinici relativi a negligenza spaziale unilaterale (fenomeni unilaterali, rapporto tra esplorazione spaziale e lettura, rilevazione e persistenza del disturbo, ecc.) e aprassia degli arti (dissociazioni tra compiti e tipologia di stimoli, fenomeno dell’undue contact, ecc.). La ricerca riguarda anche le procedure di valutazione in ambito clinico, l’analisi dei metodi di misurazione e la verifica delle proprietà psicometriche dei test. Un ulteriore linea di ricerca include l’indagine storica, focalizzandosi in particolare sul dibattito sulla localizzazione cerebrale delle funzioni cognitive che si è svolto in Francia e in Italia nel XIX secolo.
- Psicologia cognitiva: la ricerca si sviluppa in più direzioni:
- la rappresentazione e l’elaborazione del genere grammaticale nell’accesso lessicale, nella categorizzazione e nel bilinguismo
- gli effetti di compatibilità S-R quale strumento per indagare il rapporto tra consapevolezza e codifica spaziale e tra spazio e rappresentazione della grandezza
- i fattori cognitivi e sociali che modulano gli effetti di condivisione di un compito
- i meccanismi di oblio nei compiti di memoria di prosa e di datazione degli eventi
- il processo di binding nella memoria a breve termine.
- Etica della ricerca: oggetto di ricerca sono i comportamenti eticamente inaccettabili o discutibili: quanto sono frequenti, quanto è diffusa la convinzione che siano leciti o giustificabili, come fare per prevenirli, rivelarli e correggerli. Un tema centrale è costituito anche dal ruolo e dal funzionamento di Comitati Etici. In Italia e in Europa l’istituzione di Comitati Etici è obbligatoria per la ricerca clinica e farmacologica e per la sperimentazione animale, ma non per la ricerca non clinica con l’essere umano, tipica delle scienze psicologiche e sociali. Su questi temi la ricerca è strettamente intrecciata con la didattica e l’attività di divulgazione.
Oltre agli aspetti di base, la ricerca affronta anche temi applicativi, in particolare in ambito giuridico (testimonianza) ed educativo (attività didattica e di studio)
Collaborazioni interne
Remo Job
Barbara Treccani
Collaborazioni esterne
Sergio Della Sala e Robert McIntosh (Università di Edimburgo, UK)
Daniela Paolieri e Teresa Bajo (Università di Granada, Spagna)
Angela Bartolo (Università di Lille, Francia)
Roberta Sellaro (Università di Leiden, Olanda)
Giulia Balboni (Università di Perugia)
Franca Agnoli (Università di Padova)
Stefano Zago (Policlinico di Milano)
Pubblicazioni selezionate
Articoli scientifici:
Balboni G., Incognito O., Belacchi C., Bonichini S., Cubelli R. (2017). Vineland-II Adaptive Behavior Profile of Children with Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder or Specific Learning Disorders. Research in Developmental Disabilities, 61, 55–65.
Agnoli F., Wicherts J.M., Veldkamp, C. L. S., Albiero P., Cubelli R. (2017). Questionable Research Practices among Italian Research Psychologists. Plos One. DOI:10.1371/journal.pone.0172792
Menardo E., Balboni G., Cubelli R. (2017). Environmental Factors and Teenagers' Personalities: The Role of Personal and Familial Socio-Cultural Level. Behavioural Brain Research. Behavioural Brain Research. pii: S0166-4328(17)30323-6. doi: 10.1016/j.bbr.2017.02.038.
Balboni G., Tasso A., Muratori F., Cubelli R. (2016). The Vineland-II in Preschool Children with Autism Spectrum Disorders: An Item Content Category Analysis. Journal of Autism and Developmental Disorders. 46(1), 42-52.
Parra M., Cubelli, R. Bellamy K. J., Abrahams S., Avila C., Castro-Jaramillo L., Della Sala S. (2016). Gist-based illusions within and across stimulus modalities in autism spectrum disorder. Memory, 24 (3), 295-305.
Bartolo A., Della Sala S., Cubelli R. (2016). The sign of "Undue Contact" in the Object Use Test. Cortex, 75 (2), 235-236.
Zago S., Lorusso L., Porro A., Franchini A.F., Cubelli R. (2015). Between Bouillaud and Broca: an unknown Italian debate on cerebral localization of language. Brain and Cognition, 99 (1), 87-96
Sellaro R., Treccani B., Job R. Cubelli R. (2015). Spatial coding of object typical size: Evidence for a SNARC-like effect. Psychological Research. 79(6): 950-962.
Cubelli R., Della Sala S., Beschin N., McIntosh R.D. (2014) Distance-mediated spatial neglect. Neurocase: The Neural Basis of Cognition, 20(3): 338-345.
Morales L., Paolieri D., Cubelli R., Bajo M.T. (2014). Transfer of Spanish grammatical gender to English: Evidence from immersed and non-immersed bilinguals. Bilingualism: Language and Cognition, 17, 700-708.