Jeroen Vaes

In breve

Come, perché e quando neghiamo l’umanità ad altre persone? Quali sono le conseguenze di tali percezioni? Come, perché e quando vediamo entità non umane come umane? Queste sono questioni centrali nell'attuale linea di ricerca che mira a dimostrare che la gente disumanizza alcun persone mentre concede la piena umanità ad altri.

Allo stesso tempo, vengono testati i processi di antropomorfismo in cui le persone attribuiscono attributi e qualità umani a soggetti non umani (cioè animali, oggetti inanimati). All'interno di questa linea di ricerca non solo testiamo i processi di base di questi fenomeni, ma anche le sue conseguenze in diversi contesti: nelle relazioni intergruppi, l’oggettivazione sessuale delle donne, la relazione medico-paziente...

Per testare queste ipotesi, utilizziamo metodologie multiple dalla psicologia sociale e cognitiva e dalla neuroscienza sociale, tra cui, misure comportamentali cognitive, EEG e misure fisiologiche.

Linee di ricerca

Oggettivazione sessuale

Letteralmente oggettivazione significa trattare o percepire qualcuno come qualcosa. Nel caso dell’oggettivazione sessuale, questa persona è spesso una donna che viene considerata come un corpo ridotto alle sue caratteristiche fisiche, considerate come se fossero in grado di rappresentarla.

Ricerche hanno dimostrato come questo focus sul corpo porta a forme diverse di disumanizzazione e conseguenze negative per la donna. La linea di ricerca attuale mira a capire quando e perché l'oggettivazione sessuale diventa disumanizzante e di che consistano queste percezioni disumanizzanti.

È interessante notare che l'oggettivazione sessuale nei confronti delle donne è attuata sia da maschi, sia da femmine, ma per ragioni diverse. Queste motivazioni divergenti sono studiate fornendo spiegazioni per cui le persone vedono le donne come oggetto sessuale.

Empatia e umanità

Il successo di ogni interazione umana dipende dai processi empatici. L'empatia - ampiamente definita come la capacità di condividere e dedurre le esperienze affettive di altri - ci permette di comprendere i pensieri e le emozioni altrui e di conseguenza adattare e regolare i propri pensieri, emozioni e comportamenti.

Nella linea attuale di ricerca, viene testato l'ipotesi che inferire qualità umane da una qualsiasi entità sia alla base di una reazione empatica verso questa ente.

Più in particolare, si prevede che attribuire delle qualità umane a enti non umani (cioè antropomorfismo) è una condizione necessaria per l'empatia, mentre processi di disumanizzazione inibiscono reazioni empatiche nei confronti degli esseri umani.
L'attuale progetto di ricerca utilizza sia EEG che misure cognitive comportamentali.

De-umanizzazione difensiva

La de-umanizzazione difensiva è un processo attraverso il quale le persone riducono il loro coinvolgimento emotivo con persone che soffrono. Mentre vedere una persona come più umano dovrebbero aumentare le reazioni empatiche nei suoi confronti (vedi Empatia e umanità), aumentando la domanda empatica in una situazione di sofferenza non sempre aumenta l'attribuzione di umanità.

La linea di ricerca attuale mira a individuare le condizioni in cui le persone utilizzano delle barriere emotive attraverso la de-umanizzazione difensiva verso le persone che soffrono.

De-umanizzazione nelle relazioni intergruppi

La storia abbonda di esempi in cui persone negano un pieno status umano ai membri di gruppi sociali alle quale non appartengono. La linea di ricerca attuale studia questo fenomeno in una vasta gamma di contesti intergruppi definendo le variabili che spiegano e moderano la de-umanizzazione di membri di altri gruppi sociali e le conseguenze che produce.

Collaborazioni interne

Maria Paola Paladino, Associate Professor
Veronica Mazza, Associate Professor
Carlotta Cogoni, post-doc

Premi

2008 European Association of Social Psychology Jos Jaspars Early Career Award recognizing early career scientific achievements in Social Psychology

Collaborazioni esterne

Brock Bastian, University of Queensland, Australia
Daryl Cameron, Penn State University, USA
Steve Loughnan, University of Edinburgh, UK
Federica Meconi, University of Birmingham, UK
Paola Sessa, University of Padova, Italia
Maria Giuseppina Pacilli, Università di Perugia, Italia
Paolo Riva, Università di Milano-Bicocca, Italia
Marco Brambilla, Università di Milano-Bicocca, Italia

Pubblicazioni selezionate

Articoli scientifici:

  • Vaes, J., Meconi, F., Sessa, P., & Olechowski, M. (2016). Minimal humanity cues induce neural empathic reactions towards non-human entities. Neuropsychologia, 89, 132-140.
  • Miranda, M. P., Gouveia-Pereira, M., & Vaes, J. (2014). When in Rome… Identification and acculturation strategies among minority members moderate the dehumanization of the majority outgroup. European Journal of Social Psychology, 44, 327-336.
  • Vaes, J., & Muratore, M. (2013). Defensive dehumanization in the medical practice: A cross-sectional study from a health care worker’s perspective. British Journal of Social Psychology, 52, 180-190.
  • Leyens, J. Ph., Demoulin, S., Vaes, J., Gaunt, R., Paladino, M. P. (2007). Infra-humanization: The Wall of Group Differences. Social Issues and Policy Review, 1, 139-172.
  • Vaes, J., Leyens, J. Ph., Paladino, M. P., Miranda, M. P. (2012). We are human, they are not: Driving forces behind outgroup dehumanization and the humanization of the ingroup. European Review of Social Psychology, 23, 64-106.
  • Vaes, J. Paladino, M.P., Puvia, E., (2011). Are sexualized women complete human beings? Why males and females dehumanize sexually objectified women. European Journal of Social Psychology, 41, 774-785
  • Vaes, J., Heflick, N., & Goldenberg, J. L. (2010). “We are people”: In-group humanization as an existential defense. Journal of Personality and Social Psychology, 98, 750-760.
  • Vaes, J., Paladino, M. P., Castelli, L., Leyens, J-Ph., & Giovanazzi, A. (2003). On the behavioral consequences of infra-humanization: The implicit role of uniquely human emotions. Journal of Personality and Social Psychology, 85, 1016-1034.
  • Leyens, J-Ph., Paladino, M. P., Rodriguez, R. T., Vaes, J., Demoulin, S., Rodriguez, A. P., & Gaunt, R. (2000). The emotional side of prejudice: The attribution of secondary emotions to ingroups and outgroups. Personality and Social Psychology Review, 4, 186-197

Libri:

  • Bain, P., Vaes, J., & Leyens, J. Ph. (2014). Humanness and dehumanization. New York: Psychology Press.

Website

Maggiori informazioni sulla pagina web: SMABLab - Social mind and behavior lab